99 giorni senza FaceBook

Un nuovo esperimento sull’umore degli utenti di Facebook chiede: “Sei più soddisfatto senza Facebook?”

In risposta all’esperimento controverso sull’impatto sull’umore degli utenti di Facebook che coinvolge al momento circa 700.000 utenti, una nuova iniziativa è stata iniziata come esperimento indipendente: determinare come la vita senza Facebook impatti sulla felicità dell’utente. 
08 JULY 2014, Leiden, Paesi Bassi

Riassunto :

L’ONLUS non-profit, nota come “99 giorni di libertà” chiede agli utenti di non utilizzare Facebook per un periodo di 99 giorni consecutivi e riferire su come la pausa influisce sulla propria sensazione di felicità. Il sito web dell’iniziativa, 99daysoffreedom.com, fornisce una serie di semplici istruzioni d’uso, che includono la pubblicazione di un’immagine di “time-off” come immagine del profilo e dell’avvio di un servizio personalizzato: 99 giorni di conto alla rovescia. Da lì, i partecipanti sono invitati a compilare sondaggi anonimi “di felicità” alle scadenze di 33, 66 e 99 giorni, con risultati inviati al sito web dall’ONLUS come come vengono compilati dall’utente.

L’iniziativa ospiterà anche un forum attraverso il quale i partecipanti possono inviare in maniera anonima  come una lunga pausa da Facebook stia influenzando la loro vita. 

L’iniziativa nasce da un’idea di Just, un’agenzia creativa con sede a Leiden, Paesi Bassi. L’Art Director di Just, Merijn Straathof, spiega come ciò che era iniziato come uno scherzo in ufficio si sia  rapidamente trasformato in un progetto ufficialmente finanziato. “Come un sacco di utenti di Facebook, molti di noi sono stati disturbati da relazioni sugli esperimenti segreti d’umore”, dice Straathof. “Come abbiamo discusso in ufficio, abbiamo notato una tendenza interessante: per ognuno di noi, tutti hanno avuto almeno una relazione ‘complicata’ con Facebook: chi veniva taggato in foto poco lusinghiere, chi ha litigato con altri utenti o semplicemente rimpiangendo il tempo perso attraverso un uso eccessivo: la maggioranza ha dichiarato a questo punto una sensazione negativa verso il social. Poi qualcuno ha scherzato dicendo: “Credo che la vera domanda sia: ‘Come ti senti quando non usi Facebook?’ come risposta l’ufficio fece una risata di gruppo, seguita da un: ‘Aspetta un secondo. Questa è davvero una buona domanda!’ “.



Un rapido sguardo alle statistiche di utilizzo di Facebook fa capire certamente la legittimità della domanda. Secondo Facebook, si tratta di 1,2 miliardi di utenti che impiegano una media di 17 minuti al giorno sul sito, leggere gli aggiornamenti, seguire i link o la navigazione delle foto; in un periodo di tre mesi, che corrispondono circa a 28 ore che, i creatori dell’iniziativa sostengono, che queste ore potrebbero essere dedicate ad attività più emotivamente appaganti – Imparare una nuova abilità, svolgere attività di volontariato o passare il tempo (offline) con gli amici e la famiglia. 

La domanda ovvia: Considerando i notevoli livelli di utilizzo di Facebook, chiedere 99 giorni di abbandono non è chiedere troppo? Questo, spiega Straathof, è il progetto. «Abbiamo avuto un sacco di discussioni circa la durata dell’esperimento. Se è troppo lungo, i partecipanti perderanno interesse. Se è troppo corto, non ci sarà alcun cambiamento significativo del comportamento da valutare.»

Alla fine, siamo giunti ad un accordo su un programma di 99 giorni, con indagini periodiche e post anonimi, sperando che tale interazione possa essere visto come un qualche tipo di gruppo di sostegno. Tutti, presso la nostra azienda, partecipano all’esperimento, così potremo verificare i risultati di persona. “

Anche se Straathof ed i suoi colleghi sono ansiosi di vedere i risultati dell’esperimento, egli sottolinea che l’iniziativa non è né una protesta anti-Facebook, né un tentativo di danneggiare il sito più popolare del web. «Facebook è una piattaforma incredibile, siamo tutti utenti ferocemente leali e crediamo che ci sia molto da amare riguardo il servizio», dice Straathof. «Ma riteniamo anche che ci siano evidenti benefici emotivi a moderarsi. La nostra previsione è che l’esperimento produrrà un sacco di esperienze personali positive e, 99 giorni da oggi, faremo sapere se questa teoria stia in piedi o meno.» 


Circa 99 giorni di libertà 

99 giorni di libertà è un’iniziativa senza scopo di lucro lanciata da Just BV (www.wearejust.com), una agenzia di comunicazione creativa dai Paesi Bassi. L’azienda è specializzata in identità, strategia di mercato e campagne on-line con una forte attenzione online. Per domande su 99 giorni di libertà o semplici curiosità, si prega di contattare merijn.straathof@wearejust.com.

Questo il testo tradotto del sito da cui è partita l’iniziativa. Chiaramente ci sono delle considerazioni da fare sul fatto che uno voglia, o meno, partecipare all’esperimento. Personalmente io non sono uno di quelli che passano la giornata in FaceBook, vuoi perché non sono un appassionato di questo genere di siti, vuoi perché, proprio non essendone appassionato, ne frequento diversi e, di conseguenza, il tempo da dedicargli è minore. Però ho deciso di partecipare comunque all’iniziativa, se non altro per spronare chi, a mio avviso tra i miei conoscenti, davvero ci impiega davvero troppo tempo.

Cosa mi aspetto da questo esperimento? Difficile da dire: più che altro le mie aspettative sono rivolte ai miei amici e conoscenti che passano troppo tempo, a mio avviso, sui social in genere: spero davvero che riescano a capire che si possono fare tante altre cose molto più produttive, e che ci lasciano con un senso di «soddisfazione interiore” molto maggiore di quello che si possa percepire alla chiusura dell’ultima sessione su FaceBook della giornata.

Seguirò anche i vari post sul sito alle scadenze dei 33, 66 e 99 giorni per farmi un’idea di come, e se, questo esperimento abbia avuto qualche tipo di effetto sulla gente che vi partecipa.

Se anche voi volete partecipare, basta che andiate sul sito dell’iniziativa a questo url: http://99daysoffreedom.com

Inoltre, se volete, potete dal sito creare anche una pagina personalizzata, con un «conto alla rovescia» che vi dice quanto manca allo scadere dei 99 giorni di «astinenza da FaceBook»: a questo indirizzo http://99daysoffreedom.com/joe86 potete vedere la mia pagina di «conto alla rovescia» per farvi un’idea di come sia questa pagina.

Che altro dire: ve la sentite di stare senza accedere a FaceBook 99 giorni di fila? Si? Allora che aspettate: andare alla pagina http://99daysoffreedom.com ed iscrivetevi: VI SFIDO !! 🙂

P.S.:

Ovviamente per mandare il link a questa pagina del mio blog, devo accedere a FaceBook, ma per farlo nella maniera meno «diretta possibile» invierò il post via email così non avrò la tentazione di vedere cosa è successo al mio account dal primo giorno dell’abbandono:)

Se qualcuno volesse seguire il mio stesso metodo, troverete le indicazioni su come inviare aggiornamenti del nostro status a FaceBook via email a questo indirizzo: http://www.geekissimo.com/2011/02/21/come-aggiornare-stato-facebook-tramite-email/

 

JC

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Link estensione per pulire le pagine di facebook da tutta l’immondizia che con il social non c’entrano nulla!!!

Allora: il sito è questo: http://www.fbpurity.com
 
Perché scriverlo qui: semplice, facebook mi impedisce di pubblicare l’indirizzo per una presunta pericolosità del sito. Ho fatto un controllo attraverso alcuni tools di sicurezza che verificano la pericolosità di siti e loro pagine interne: come da previsioni il sito risulta pulito e sicuro.
 
Sarà mica che facebook non ama che si pubblicizzi sul suo sito un plughin che taglia le gambine al loro prodotto di punta? Ossia la pubblcità ?? 🙂
 

In ogni caso ripeto, questo è il sito: http://www.fbpurity.com e nella lista delle vostre estensioni cercateF.B. Purity

Per darvi un idea di come si presenta la pagina con il plugin installato ecco una copia della mia pagina di facebook durante l’uso del plugin:
 
 
Notate quella bella zona a destra pulita è linda? Ecco la ottenete grazie al plugin, per cui installatevelo e non verrete più annegati di pubblicità non richiesta.


JC

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FaceBook VS Google+

 

Avendo del tempo libero, dovendo stare a letto, ho preso il portatile ed ho iniziato un controllo incrociato tra gli amici di Facebook e quelli di Google+ 
Il risultato è stato decisamente interessante: 
 

 

  • Fondamentalmente chi usa  uno di solito non usa l’altro; 
  • poi c’è un drappello non proprio piccolo di persone che hanno scoperto Google+ nel tempo e tengono aperti account sia su una piattaforma che l’altra; 
  • ed alla fine c’è uno sparuto gruppetto che si è traferito definitivamente da Facebook a Google+

 

 
Io appartengo al secondo gruppo: avevo aperto il profilo su Facebook tempo fa, l’ho sempre usato poco, perché, in breve tempo, ho realizzato che alle fine più che veder scritto di che colore era la camicia indossata al mattino, oppure veder caricate tonnellate di foto fatte dal cellulare senza nemmeno un commento, non c’era. Insomma un mezzo potente che veniva usato in maniera molto leggero. Chiaramente la scelta di usarlo in maniera leggera o più seriosa è una cosa soggettiva, ma speravo con il tempo di vedere oggetti più interessanti nei post di Facebook. Invece l’andazzo è rimasto sempre quello, pazienza.
 
Poi è nato Google+ e mi ci sono iscritto più per curiosità che per altro. Ero convito, inizialmente, che sarebbe stato un mero tentativo di clonazione di Facebook e nulla di più, con la conseguenza che non sarebbe vissuto più di tanto come sito.
 
Ed invece, con mia grande e piacevole sorpresa, resistendo alla tentazione di abbandonarlo per il, logico, scarso traffico iniziale, ho continuato a seguire entrambe le piattaforme, e devo dire con una certa soddisfazione. Google+ ovviamente a mio parere, si sta dimostrando più interessante. Non che Google+ sia scevro da post del tipo leggero, ma tendenzialmente sembra che gli utilizzatori di Google+ siano più portati ad usare la piattaforma come un mezzo di confronto su argomenti ANCHE non leggeri. 
 
Non voglio mettere a confronto le capacità tecniche delle due piattaforme, non è questo lo scopo di questo post, ma parlando di metodologia di utilizzo, ho avuto, con lo scorrere del tempo, la sensazione che Google+ sia più adatta a chi cerca un confronto, e non solo ad una forma pubblica di diario. Giornalmente si creano dei post “più seguiti” che sono capaci di raccogliere centinaia di commenti nel giro di poche ore. Mi rendo conto che leggersi un centinaio di commenti su di un post possa alla fine risultare faticoso, ma questo esempio rede, secondo me, la differenza principale tra Facebook e Google+ 
 
Non fraintendetemi: non è che voglio dire che Facebook sia faceto e Google+ sia serioso. Anche su Google+ si possono trovare post di ricette per una pasta veloce, o una recensione sull’ultimo libro pubblicato dal nostro autore preferito. Però, salvo rari casi, post più interessanti li trovo di norma solo su Google+
 
Alla fine va da sé che ogni persona può decidere di usare il proprio account per quello che gli pare, ma alla fine della mia analisi posso dedurre che:
 
 
  • Gli amici di Facebook che vogliono trattare un argomento un po’ oltre il faceto di solito lo fanno su Google+;
  • i mezzi tecnici messi a disposizione dalle due piattaforme si equivalgono di solito, sebbene alcuni di quelli di Google+ li trovo più comodi ed efficienti, ma questa è ovviamente una questione soggettiva;
  • alla fine, credo continuerò a tenere entrambi gli account, ma se dovessi arrivare al punto di dover scegliere credo opterei per Google+: ci sarà sicuramente meno gente registrata, ma trovo più “corpo” nei post che ci leggo;

 

 
Credo non sia necessario specificare che queste sono considerazioni personali e che non voglio convincere nessuno ad usare più una piattaforma rispetto ad un’altra: dico solo, se siete utenti solo di Facebook, provate ad iscrivervi a Google+ ed a passarci un po’ di tempo, magari alla fine concorderete con me!!
 
JC
 
 

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Andreotti ed il tiro al piccione

 

Considerazioni su di un uomo che non conoscevo 

Oggi ero in giro per la rete, solite cose: social netowork, google etc etc. Ad un certo punto iniziano a comparire messaggi sulla morte del senatore Andreotti. Ora non voglio mettermi a fare la sua storia, elencare i suoi pro ed i suoi contro: già la rete lo ha fatto nelle prime ore seguenti la notifica della sua morte.

Quello su cui voglio fare due considerazioni è il tiro al piccione che è iniziato appena la notizia è comparsa. Insieme al calcio ed altre cosette, il tiro al piccione nei confronti di chi non può, per diversi motivi tra cui magari il fatto che è morto, rispondere al fuoco.

Si perché è tremendamente facile coprire di accuse, ingiurie, maldicenze e chi ne ha più ne ha più ne metta nei confronti di chi non ha possibilità di replicare. Ed è quello che è successo anche oggi con Andreotti.

In poco più di un paio di ore ho letto le peggio cose sul suo conto: dal fatto che fosse in odore di mafia, al fatto di essere stato coinvolto nella morte di Aldo Moro, al fatto di essere implicato nelle più oscure manovre di palazzo. Mi domando se la gente certe informazioni se le tiene apposta per queste occasioni; già me li immagino questi giornalisti da strapazzo che esistono solo nel momento della disgrazia per poi scomparire in attesa di un altro cadavere eccellente, passare anni a raccogliere informazioni ed informative su questo o quell’altro personaggio. Archiviare metodicamente ogni piccola notizia, ogni insignificante sospetto. Tutto li pronto per essere usato alla morte del soggetto in questione.

La cosa più ridicola poi, a mio parere, è che sperano di avere i classici 15 minuti di notorietà per avere tutte queste notizie da far uscire in rete tutte insieme, tutte subito. Il guaio è che molti son così piccoli e meschini, per cui la rete viene invasa da una ondata di presunte notizie. Tutte date per certe, tutte date per sicure al 100%, ma essendo così tante vengono perse nel marasma generato in quel momento per cui chi le pubblica viene confuso in una nebbia di nomi e notizie con il risultato che di momenti di gloria non ne avranno nemmeno uno!! E così tutto quello che speravano di avere, non lo avranno: avranno solo l’amaro in bocca di aver fatto un lavoro inutile; un sacco di tempo perso a scrivere post a destra ed a manca su internet, senza alcuna notorietà. Continueranno a restare solo dei nomi noti ai pochi che già li conoscono. La rete non gli darà la notorietà che speravano di avere. Ma della memoria del soggetto in questione? Pochi sanno davvero chi era Andreotti; molti di quelli che oggi scrivono su di lui sono troppo giovani per poterlo aver davvero conosciuto.

Probabilmente esiste una piccola categoria di persone, in una posizione davvero opposta ai precedenti, che la morte di Andreotti davvero la vivono male: gente che sa che Andreotti scriveva tutto, registrava tutto su carta. Per cui soggetti che hanno avuto favori da lui, persone che hanno complottato con lui, persone che hanno grossi scheletri nell’armadio che in qualche modo sono collegati a lui tremeranno. Eh si… tremeranno eccome con la paura che qualche documento salti fuori per sbaglio, o peggio ancora che qualcuno cercherà di entrare in possesso di questi documenti per poterli usare come meglio crede.

Queste persone, che tutto cercano tranne che essere esposti anche ad un solo minuto di notorietà sicuramente stanno sudando freddo. In fin dei conti è normale: un uomo come Andreotti che ha vissuto la politica di questo paese per oltre cinque decadi, di segreti deve averne accumulati tanti. E di solito un segreto a questo livello non coinvolge mai una persona sola.

Conclusioni? La gente che spara sul morto dovrebbe risparmiarselo: non avranno quei 15 minuti di gloria che sperano. Chi invece nell’ombra trema, fa bene a tremare: la carte di Andreotti devono essere davvero tante, ed a molta gente, più o meno onesta, piacerebbe metterci le mani sopra.

Ai primi dico: lasciate stare, mostrate solo la vostra piccolezza intellettuale; ai secondi dico: fate bene a tremare, perché visto che Andreotti era un democristiano e quindi con l’essere portato alle trame ed al tradimento nel DNA, la vostra paura è più che giustificata, ma non avere modo di risolvere la questione.

JC

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Cercare foto in internet avendo un campione da cercare

Oggi, come capita spesso, ero su un social network, ed ho incotrato un tipo che portava come foto personali delle foto che sapevo di aver visto in giro per internet. Sono andato a verificare ed ho trovato il sito da dove le ha prese e ho pubblicato l’url sul suo profilo: mi pareva il minimo.

Da quel momento ho ricevuto parecchie richieste sul come fare a sapere se una foto è veritiera o viene da internet. Beh come sempre, zio google ci viene incontro: non tutti lo sanno ma google oltre a fare da motore di ricerca nel senso tradizionale, lo fa anche per altri ‘oggetti’, oltre che per la solita ricerca per stringa. In questo caso mi riferisco alle immagini. chiamando la solita pagina di google vi troverete in questa pagina:


In alto nel menù esiste una voce ‘Immagini’


Cliccateci e vi troverete nella pagina di ricerca per immagini di google:


Normalmente a questo punto basta dare il testo dell’oggetto da cercare e google localizzera le foto sparse in giro per la rete attinenti all’argomento della vostra ricerca; per esempio digiando come stringa di ricerca ‘balena’ il risultato sarà questo:


E fin qui nulla di particolare direi. Ma la funziona più interessante invece è questa: data una foto di cui siamo in possesso o della quale abbiamo l’url possimo vedere se esiste in rete e dove sta. Questa funzione viene molto comoda se si vuole verificare che una o più foto caricate come foto personali in un profilo, siano vere oppure fake scaricate da internet. Come fare ? Bhe tornate alla pagina iniziale della ricerca per immagini:


Fate caso all’icona a forma di macchina fotografica a destra del campo dove inserire la stringa di ricerca:

Cliccate l’icona evidenzata dal cerchietto rosso ed otterete questa nuova pagina:


A questo punto basta fornire o l’url di una foto oppure cliccate sul link ‘Carica un’immagine’ per avere questa altra schermata in cui vi permetterà di caricare un’immagina dal disco o con il classico file browser da cui selezionare il file oppure trascinandola foto direttamente sulla pagina:


A questo punto google farà la sua bella ricerca nei suoi databases e vi presenterà l’elenco dei link ove compare l’immagine più di frequente.

Faccio l’esempio: gli passo l’url di una delle balene troavre prima e lui mi trova la pagina esatta dove quella foto compariva- C’è da dire una cosa: la ricerca tramite l’url e molto più lenta che non quella in cui passate una foto del vostro computer direttamente. Quindi consiglio di fare una copa dell’immagine che vi interesa e poi passargliela direttamente dal pc.
Io cosi ho svergonato, per essere educato, parecchia gente che nei profili personali inseriva foto non proprie 🙂

Spero questo post risponda alle esigenze di chi mi chiedeva come fare per eseguire questo tipo di ricerca.
JC

Parliamo di Facebook usando Opera come browser

Ormai quasi a tutti capita di usare social networks, chi pià chi meno, ma capita a tutti. Senza stare qui a discutere sulla sicurezza delle informazioni che noi mettiamo a dispoiszione di chi lo gestisce, voglio darvi alcune dritte per usarlo in maniera un po’ meno stressante quotidianamente.
Innanzi tutto: perché la scelta di Opera come browser. Premettendo che non sono un fondamentalista del browser, di conseguenza posso solo dirvi che personalmente, uso il browser più adatto alle mie necessità del momento e sfruttando quello che al momento mi pare dare il meglio come rapporto sicurezza/prestazioni.
Ho usato per molto tempo Firefox, ma ormai è diventato un elefante in una cristalleria, se aggiungiamo un paio di componenti aggiuntivi; son passato a Google Chrome, che in effetti inizialmente era un lampo a caircare e gesitre le pagine. Forse al momento resta il più veloce… ma facendo dei test, ho avuto conferma di quello che si legge in giro per la rete: c’e’ un continuo via vai di infomrazioni verso i server di google mentre lo usate. Se utliizzate qualche tool dedicato all’analisi del traffico di rete, vi accorgerete ben presto che per ogni ‘invio’ sulla riga dell’URL o clicl su un link in una pagina, c’e’ un traffico spropositato, e sopratutto indirizzato dove non dovrebbe, ossia verso server della google. Cosa trasmettono ? Dati come siti visitati, preferenze nella confiugurazione del browser, del caricamebte ed utilizzo dei componenti aggiuntivi e così via. Ok… in questo mondo nulla ci viene dato a costo zero, di conseguenza volete usarlo perche veloce e leggero ? SAPPIATE che questo del traffico aggiuntivo e schedatura delle vostre preferenze è il prezzo da pagare. Liberi quindi di farlo o meno: purché ne siate consapevoli.
Da utilizzatore di Osx ho provato Safari sia in OS nativo che in versioni portate come quella per windows. Lo trovo ancora lento, affamato di risorse e poco pratico. Probabilmente con il tempo migliorerà, ma per me che amo avere tutto sotto ‘gli occhi’ che si traduce con una apertura media di 8/9 schede in contemporanea Safari non va bene.
Ce ne sono molti altri di browser, ma diciamo che questi son quelli che ho usato di più nel tempo e che di conseguenza conosco. Non riporto Konqueror perché esiste solo per Linux e solo per una interfaccia grafica in particolare, KDE, per cui ha poco senso citarlo qui.
Allora dopo questa breve disquisizione, torniamo all’argomento principale di questo post. Ed in questo post in particolare parlero solo di Opera… per gli altri browser farò forse dei post ‘clonati’ adattati a loro.
Prima di tutto… odiosa pubblicità: quella colonna di destra piena della informazioni piu disparate, ma che di sicuro non sono richieste da noi. Al solito non esiste da sistema, parliamo di facebook, un qualche settaggtio che permetta di decidere se vedere la pubblicità o meno. O quanto meno io non l’ho mai trovato pur cercnadolo spesso. 
A questo punto abbiamo un posto dove cercare chi ci aiuta in questo campo: la raccolta dei componenti agguntivi che la comunità di Opera ci mette a disposizione. Potete accedervi direttamente da menu: Aprite il menu Strumenti poi passata con il mouse sulla voce Estensioni ed infine cliccate su  Scarica nuove estensioni


Cercate a questo punto un plugin che si chiama Facebook Ad Cleaner, per comodita potete andare direttamente a questo link da una pagina qualsiasi di Opera. Cliccate sul pulsante Install ed il gioco è fatto.
Quste le due versioni:
 senza estensione attiva


Con l’estensione attiva


Come potete notare nella seconda, laddove l’estensione è attiva, tutta la monnezza pubblicitaria è sparita 🙂
Ovviamente esisteranno estensioni simili per i maggiori browser: basterà cercarli.


 JC


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